Roma - SANITÀ. AZZARI: DIFETTI CONGENITI IMMUNITÀ, NE SOFFRE UN BIMBO OGNI 9MILA NATI (06.07.24)
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https://www.pupia.tv - Roma - SANITÀ. AZZARI: DIFETTI CONGENITI IMMUNITÀ, NE SOFFRE UN BIMBO OGNI 9MILA NATI
"Avere difetti congeniti dell'immunità significa nascere con un sistema immunitario che non funziona. Quando il bambino nasce, non ce ne accorgiamo, è bellissimo, può essere nato a termine ma, non avendo un sistema immunitario che funziona, la prima infezione, anche un banale raffreddore, può diventare una malattia gravissima e mortale. È per questo che abbiamo bisogno di fare uno screening alla nascita". Lo ha affermato la professoressa ordinaria di pediatria all'Università di Firenze, Chiara Azzari, intervistata dalla Dire in occasione del XXXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, in corso fino a domani al Palazzo degli Affari del capoluogo toscano. "Già dal 2011- ha poi informato- la Toscana fa uno screening neonatale delle immunodeficienze e l'esperienza che abbiamo accumulato in questi 13 anni è grandissima. Quello che abbiamo potuto trovare con queste tecnologie che utilizziamo è che i difetti congeniti sono molto più frequenti di quello che crediamo. Abbiamo potuto individuare un bambino ogni 9mila nati affetti da questo problema: significa nei primi giorni di vita già introdurre una terapia, fare in modo che non si ammalino, portarli al trapianto quando stanno ancora benissimo". Trapiantare un bambino piccolo "quando ancora sta bene- ha concluso Azzari- significa dargli una possibilità di sopravvivenza, di una vita normale, pari a oltre il 95% dei casi. Invece, fare la stessa cosa quando il bambino è più grande, quando il bambino ha ormai preso tante malattie, significa ridurre la sua possibilità di sopravvivenza a meno del 50%. È una grande differenza. È per questo che lo screening deve diventare una realtà in tutte le regioni d'Italia e, spero e mi auguro, anche in altri Paesi del mondo" (06.07.24)
"Avere difetti congeniti dell'immunità significa nascere con un sistema immunitario che non funziona. Quando il bambino nasce, non ce ne accorgiamo, è bellissimo, può essere nato a termine ma, non avendo un sistema immunitario che funziona, la prima infezione, anche un banale raffreddore, può diventare una malattia gravissima e mortale. È per questo che abbiamo bisogno di fare uno screening alla nascita". Lo ha affermato la professoressa ordinaria di pediatria all'Università di Firenze, Chiara Azzari, intervistata dalla Dire in occasione del XXXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, in corso fino a domani al Palazzo degli Affari del capoluogo toscano. "Già dal 2011- ha poi informato- la Toscana fa uno screening neonatale delle immunodeficienze e l'esperienza che abbiamo accumulato in questi 13 anni è grandissima. Quello che abbiamo potuto trovare con queste tecnologie che utilizziamo è che i difetti congeniti sono molto più frequenti di quello che crediamo. Abbiamo potuto individuare un bambino ogni 9mila nati affetti da questo problema: significa nei primi giorni di vita già introdurre una terapia, fare in modo che non si ammalino, portarli al trapianto quando stanno ancora benissimo". Trapiantare un bambino piccolo "quando ancora sta bene- ha concluso Azzari- significa dargli una possibilità di sopravvivenza, di una vita normale, pari a oltre il 95% dei casi. Invece, fare la stessa cosa quando il bambino è più grande, quando il bambino ha ormai preso tante malattie, significa ridurre la sua possibilità di sopravvivenza a meno del 50%. È una grande differenza. È per questo che lo screening deve diventare una realtà in tutte le regioni d'Italia e, spero e mi auguro, anche in altri Paesi del mondo" (06.07.24)
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در تاریخ 1403/04/16 منتشر شده
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