Come sono fatte le articolazioni
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12 ماه پیش
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Le articolazioni sono dispositivi giunzionali
Le articolazioni sono dispositivi giunzionali tra capi ossei e possono essere classificate in due modi: da un punto di vista strutturale e dal punto di vista funzionale.
Nel primo caso distingueremo quali tessuti o strutture fungono da collegamento tra i due capi ossei e quindi distingueremo articolazioni FIBROSE (quando sono uniti da tessuto connettivo denso regolare), CARTILAGINEE (quando sono uniti da cartilagine) e SINOVIALI (quando tra i due capi ossei è presente una CAVITÀ ARTICOLARE.
La classificazione dal punto di vista funzionale distingue le articolazioni in tre classi in base alla quantità di movimento che permettono. Abbiamo quindi le SINARTROSI, cioè articolazioni che non permettono alcun movimento, le ANFIARTROSI che concedono poco movimento e, infine, le articolazioni piu mobili che abbiamo: le DIARTROSI.
Esiste una correlazione parziale tra questi due metodi di classificazione: possiamo tranquillamente dire che le articolazioni SINOVIALI sono tutte DIARTROSI e viceversa le diartrosi sono tutte articolazioni sinoviali. Si tratta quindi di termini tra loro intercambiabili. Altro discorso vale per le altre categorie.
Cio che caratterizza le articolazioni sinoviali è la presenza di una cavità articolare cioè di una sottile fessura delimitata dalle superfici articolari e dalla membrana sinoviale. Questa cavità contiene il liquido sinoviale prodotto e riassorbito dalla membrana stessa. Si tratta di un liquido viscoso e giallastro. In condizioni normali il volume del liquido è piuttosto contenuto. Contiene acido ialuronico che dona proprietà viscoelastiche e tixotropiche al liquido mentre la composizione proteica differisce solo del 2% da quella del plasma sanguigno in particolare per la presenza di lubricina una glicoproteina che funge da lubrificante.
Contiene anche cellule del sistema immunitario come: linfociti, monociti, macrofagi e particelle amorfe che si ipotizza possano essere residui dell’usura dell’articolazione.
La membrana sinoviale riveste tutte le superfici che non siano cartilagine, dischi o menischi. Riveste quindi le porzioni di osso non rivestite da cartilagine ed eventuali legamenti o tendini intrarticolari. La sua faccia interna presenta delle frange che hanno lo scopo di aumentare la superficie di scambio ma anche di distendersi e ripiegarsi seguendo i movimenti dell’articolazione.
Ha due strati distinti. Lo strato intimale è composto da due tipi di cellule: i sinoviociti A, macrofagi che fagocitano eventuali frammenti articolari e corpi estranei, e sinoviociti B che hanno la funzione di secernere e riassorbire il liquido sinoviale. Lo strato subintimale è formato da TC lasso areolare, adiposo e denso irregolare.
Esternamente alla membrana sinoviale troviamo un manicotto di tessuto connettivo denso regolare chiamato CAPSULA ARTICOLARE, in continuità con il periostio che avvolge quasi completamente l’articolazione. La sua faccia interna è rivestita interamente dalla membrana sinoviale mentre esternamente puo presentare degli ispessimenti formati sempre da fasci palralleli di fibre collagene che vengono chiamati legamenti intrinseci dell’articolazione. La funzione della capsula e quindi dei legamenti intriseci e quella di aumentare la stabilità dell’articolazione e vincolare alcuni movimenti non fisiologici.
Questa capsula manca solamente nei punti in cui la membrana sinoviale protrude a formare le borse sinoviali: piccole sacche di membrana sinoviale contenenti l’omonimo liquido. Si formano in quelle sedi in cui due strutture, per via del movimento sfregano tra loro e ha quindi lo scopo di ridurne l’attrito. Nella maggior parte dei casi si tratta di protrusioni della membrana all’esterno della capsula articolare ma non è sempre cosi: alcune borse non sono in alcun modo collegate alla cavità articolare. Una borsa particolare è quella avventizia cioè una variabile anatomica che si sviluppa a seguito di sollecitazioni meccaniche ripetute.
Possiamo classificare le borse sinoviali in sottocutanee (quelle tra cute e ossa), tendinee (tra tendini e ossa) o muscolari (quelle presenti tra muscoli).
Un ultimo elemento che puo andare a comporre una diartrosi sono le strutture fibrocartilaginee che possono essere i labbri (detti anche cercini) che hanno forma anulare e la loro funzione è quella di aumentare la superficie articolare del capo concavo incrementando la superficie di contatto tra le due estremità osse.
Oppure possono essere dischi o menischi. Sono strutture a forma di disco (nel primo caso) o di mezzaluna (nel secondo caso) che hanno la funzione di migliorare la congruità tra le due superfici a contatto.
00:00 classificazione
02:17 cartilagine articolare
03:29 cavità articolare
05:58 capsula articolare
06:44 borse sinoviali
07:53 strutture fibrocartilaginee
08:34 legamenti
Nel primo caso distingueremo quali tessuti o strutture fungono da collegamento tra i due capi ossei e quindi distingueremo articolazioni FIBROSE (quando sono uniti da tessuto connettivo denso regolare), CARTILAGINEE (quando sono uniti da cartilagine) e SINOVIALI (quando tra i due capi ossei è presente una CAVITÀ ARTICOLARE.
La classificazione dal punto di vista funzionale distingue le articolazioni in tre classi in base alla quantità di movimento che permettono. Abbiamo quindi le SINARTROSI, cioè articolazioni che non permettono alcun movimento, le ANFIARTROSI che concedono poco movimento e, infine, le articolazioni piu mobili che abbiamo: le DIARTROSI.
Esiste una correlazione parziale tra questi due metodi di classificazione: possiamo tranquillamente dire che le articolazioni SINOVIALI sono tutte DIARTROSI e viceversa le diartrosi sono tutte articolazioni sinoviali. Si tratta quindi di termini tra loro intercambiabili. Altro discorso vale per le altre categorie.
Cio che caratterizza le articolazioni sinoviali è la presenza di una cavità articolare cioè di una sottile fessura delimitata dalle superfici articolari e dalla membrana sinoviale. Questa cavità contiene il liquido sinoviale prodotto e riassorbito dalla membrana stessa. Si tratta di un liquido viscoso e giallastro. In condizioni normali il volume del liquido è piuttosto contenuto. Contiene acido ialuronico che dona proprietà viscoelastiche e tixotropiche al liquido mentre la composizione proteica differisce solo del 2% da quella del plasma sanguigno in particolare per la presenza di lubricina una glicoproteina che funge da lubrificante.
Contiene anche cellule del sistema immunitario come: linfociti, monociti, macrofagi e particelle amorfe che si ipotizza possano essere residui dell’usura dell’articolazione.
La membrana sinoviale riveste tutte le superfici che non siano cartilagine, dischi o menischi. Riveste quindi le porzioni di osso non rivestite da cartilagine ed eventuali legamenti o tendini intrarticolari. La sua faccia interna presenta delle frange che hanno lo scopo di aumentare la superficie di scambio ma anche di distendersi e ripiegarsi seguendo i movimenti dell’articolazione.
Ha due strati distinti. Lo strato intimale è composto da due tipi di cellule: i sinoviociti A, macrofagi che fagocitano eventuali frammenti articolari e corpi estranei, e sinoviociti B che hanno la funzione di secernere e riassorbire il liquido sinoviale. Lo strato subintimale è formato da TC lasso areolare, adiposo e denso irregolare.
Esternamente alla membrana sinoviale troviamo un manicotto di tessuto connettivo denso regolare chiamato CAPSULA ARTICOLARE, in continuità con il periostio che avvolge quasi completamente l’articolazione. La sua faccia interna è rivestita interamente dalla membrana sinoviale mentre esternamente puo presentare degli ispessimenti formati sempre da fasci palralleli di fibre collagene che vengono chiamati legamenti intrinseci dell’articolazione. La funzione della capsula e quindi dei legamenti intriseci e quella di aumentare la stabilità dell’articolazione e vincolare alcuni movimenti non fisiologici.
Questa capsula manca solamente nei punti in cui la membrana sinoviale protrude a formare le borse sinoviali: piccole sacche di membrana sinoviale contenenti l’omonimo liquido. Si formano in quelle sedi in cui due strutture, per via del movimento sfregano tra loro e ha quindi lo scopo di ridurne l’attrito. Nella maggior parte dei casi si tratta di protrusioni della membrana all’esterno della capsula articolare ma non è sempre cosi: alcune borse non sono in alcun modo collegate alla cavità articolare. Una borsa particolare è quella avventizia cioè una variabile anatomica che si sviluppa a seguito di sollecitazioni meccaniche ripetute.
Possiamo classificare le borse sinoviali in sottocutanee (quelle tra cute e ossa), tendinee (tra tendini e ossa) o muscolari (quelle presenti tra muscoli).
Un ultimo elemento che puo andare a comporre una diartrosi sono le strutture fibrocartilaginee che possono essere i labbri (detti anche cercini) che hanno forma anulare e la loro funzione è quella di aumentare la superficie articolare del capo concavo incrementando la superficie di contatto tra le due estremità osse.
Oppure possono essere dischi o menischi. Sono strutture a forma di disco (nel primo caso) o di mezzaluna (nel secondo caso) che hanno la funzione di migliorare la congruità tra le due superfici a contatto.
00:00 classificazione
02:17 cartilagine articolare
03:29 cavità articolare
05:58 capsula articolare
06:44 borse sinoviali
07:53 strutture fibrocartilaginee
08:34 legamenti
12 ماه پیش
در تاریخ 1402/06/07 منتشر شده
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