Giovanni Allevi - Violin Concerto in F minor "La Danza della Strega"

Giovanni Allevi
Giovanni Allevi
16.4 هزار بار بازدید - پارسال - Scritto di getto nel 2012
Scritto di getto nel 2012 in una camera d'albergo del St. Regis di Osaka (Giappone), dopo un blocco compositivo durato 4 anni, il "Concerto in Fa minore per Violino&Orchestra" è forse l'opera più matura, innovativa e coraggiosa del compositore Giovanni Allevi. La forma rigorosamente classica in 3 tempi (Mosso-Adagio-Allegro con slancio) presenta elementi di novità soprattutto nella tessitura ritmica, mentre conserva della tradizione il "superomismo" virtuosistico affidato al Solista, una solida presenza dell'Orchestra che rifiuta il ruolo di puro accompagnamento ed una cantabilità melodica tutta italiana. Guida all'ascolto
00:15 I Movimento: MOSSO
Dopo poche misure introduttive e pizzicate dell'Orchestra, il Solista mette subito le carte in tavola con il PRIMO TEMA anticipando le principali caratteristiche del Concerto: la dionisiaca percussività ritmica di una lunga melodia spezzata, in cui nella parte superiore si riconosce chiaramente un canto. Attraverso continue modulazioni la tonalità del Fa minore viene abbandonata e ripresa finché una impegnativa CADENZA del Violino solo, introduce il SECONDO TEMA, struggente, nostalgico e melodico. L'intenso lirismo di questa parte sfrutta tutta l'estensione del Violino e le sue magiche capacità espressive, dove protagonisti si fanno il sentimento e la commozione. Di contraltare lo SVILUPPO sorprende per il carattere giocoso vivaldiano e bachiano, ritmico e brillante, dove il Solista ingaggia un pericoloso dialogo con l'Orchestra, anch'essa tesa verso un virtuosismo mai fine a sé stesso. La RIPRESA del Primo e del Secondo tema, conducono il Mosso alla parte conclusiva in tonalità maggiore: una vertiginosa ascesa verso l'acuto, prepara i tre accordi secchi finali che strappano un sentito applauso dei presenti, rompendo il consueto silenzio che separa i tre tempi, nella tradizionale liturgia concertistica.
00:21 PRIMO TEMA
02:58 CADENZA
04:03 SECONDO TEMA
07:09 SVILUPPO
09:11 RIPRESA Primo tema
10:32 RIPRESA Secondo tema
12:02 MOSSO
12:34 Ascesa
12:45 Finale
13:24 II Movimento: ADAGIO
Tradizionalmente in forma romanza, qui l'ambiente presenta subito caratteri inediti: l'incedere ossessivo e minimale in 5/8 del Solista che affronta la sua parte in maniera inespressiva, quasi glaciale. Ma è solo apparenza perché dalla desolazione prende il volo una delle melodie più struggenti ed emozionanti del Concerto. Si odono gli echi del Melodramma italiano dove il Solista sembra piangere il suo amore perduto. Segue una corposa parentesi per sola Orchestra dove armonie modali e dissonanti anticipano l'esplosione di una melodia piena ed intensa, mentre il Solista attende in silenzio il suo nuovo ingresso. La parte ossessiva dell'inizio viene riproposta invertita, affidata all'Orchestra, che in un dialogo sempre più serrato col Solista sembra svegliarlo dall'apatia, fino ad una drammatica esplosione di dolore.
Incantevole il finale, dove la musica si solleva dalle vicende umane: un movimento ascensionale del Solista si ferma su una nota sovracuta lasciata sola, che sembra bucare il cielo. Una CODA dell'Orchestra, piena, in progressione modulante discendente conduce l'Adagio al finale, dove la tonalità finalmente maggiore, apre la porta alla speranza.
13:37 PRIMO TEMA
16:10 SECONDO TEMA
17:17 Oscuro, sola orchestra
17:55 Acme melodico
18:44 RIPRESA primo tema
19:36 Drammatico
20:34 Ascesa
20:56 CODA
21:40 III Movimento ALLEGRO CON SLANCIO
È violento l'inizio dell'Allegro, quasi fosse una cavalcata, una rivincita sulla vita e le sue ingiustizie.
Il PRIMO TEMA virtuosistico, vede il Solista in preda ad una ebbrezza drammatica che costringe l'Orchestra a fare altrettanto in un dialogo serrato. Eppure improvvisamente l'ambiente si fa giocoso, quasi un divertente scambio con l'Orchestra sul filo del rasoio della perfezione dell'insieme. Torna il primo tema in una veste magica stregonica, per anticipare il morbido cantabile del SECONDO TEMA, il quale, sull'onda dell'emozione, spinge la tessitura verso la zona sovracuta del Violino. Segue una lunga ed impegnativa CADENZA che mette a dura prova le abilità virtuosistiche del Solista. Il suo linguaggio monofonico spezzato in grave, medio e acuto rende la Cadenza un brano a sé stante, dall'illusione polifonica. Il Concerto riprende leggiadro per riproporre poi, come da tradizione, la ripresa del PRIMO TEMA e del SECONDO TEMA. A questo punto non resta che avventurarsi in una mirabolante CODA finale, dove sia il Solista che l'Orchestra conducono l'intera opera verso un irresistibile e gioioso finale.
21:44 PRIMO TEMA
24:54 SECONDO TEMA
27:11 CADENZA
29:14 RIPRESA Primo tema
30:00 RIPRESA Secondo tema
31:25 CODA
Composer & Conductor: Giovanni Allevi
Reiko Watanabe: violin "Stradivari"
Orchestra Sinfonica Italiana
Recorded live at Teatro degli Arcimboldi, Milan, Italy
© (P) 2013 Bizart srl
Website: https://www.giovanniallevi.com
Merchandising, sheet music, rarities: https://musicforyou.store
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پارسال در تاریخ 1402/03/05 منتشر شده است.
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