Strana chiesa. Trionfo della Bonino (e seguito), pro-life messi a tacere e buttati fuori.

Nota. Non sono riportati nel filmato gli interventi che non hanno dato seguito a effetti scroscianti tra gli astanti.
Per lo stesso motivo vengono omesse le risposte alle domande finali di alcuni presenti.


L'evento in una chiesa di Biella, dove vengono coperti tabernacolo e crocifisso e dove è vietato l'ingresso ai pro life. C'è anche la polizia per chiedere i documenti a chi prega fuori sul sagrato. La responsabile di migliaia di aborti praticati con le pompe di bicicletta ha pontificato dal pulpito invitando a "non ragionare di pancia ma ad usare la ragione e il cuore" per accogliere gli immigrati...e bla bla bla... Due cattolici, Giorgio Celsi - presidente dell'associazione "Ora et labora in difesa della vita" - e Leandro Aletti - ginecologo pro-life -, che si trovavano all'interno della chiesa e che avevano esposto delle rimostranze sono stati sommersi dai fischi.  Alberto Cerutti, vicepresidente dell'associazione "Difendere la vita con Maria" è stato accompagnato fuori. Il ginecologo Aletti è stato contestato per aver chiesto conto se nell'accoglienza espressa dalla Bonino c'era posto anche per i bambini abortiti considerato il suo contribuito alla morte di 6 milioni di italiani...
Naturalmente... applausi a non finire alla 'Grande Donna Italiana'. Fra i presenti, ad applaudire la Bonino c’erano diversi radicali, fra cui il  ginecologo  Silvio Viale, quello di "Io i bambini li frullo" , il paladino della legalizzazione della Ru486, la pillola abortiva che uccide bambini mettendo a rischio anche la vita delle madri.