Gli Alunni del Sole dal vivo in studio Rai Tv eseguono "JENNY" con prefazione (rarissimo)

Pino Scognamiglio
Pino Scognamiglio
98.7 هزار بار بازدید - 13 سال پیش - Storia---Il gruppo, che prende il
Storia---Il gruppo, che prende il nome dall'omonimo romanzo di Giuseppe Marotta, nacque alla fine degli anni sessanta quando due fratelli di Napoli, Paolo (pianoforte e voce) e Bruno Morelli (chitarre), provenienti da una famiglia in cui si respirava musica (il padre Ardelio, nato in Toscana, era un valente violinista e la madre apprezzata pianista), scelsero la strada della musica trasferendosi a Roma. Lì incontrarono Giulio Leofrigio (batteria) e Giampaolo Borra (basso), che si unirono al loro progetto musicale[1]. Inizialmente faceva parte del gruppo anche Antonio Rapicavoli (sassofono), che lasciò il complesso dopo la pubblicazione dei singoli L'Aquilone e Concerto.All'epoca degli ultimi vagiti del beat italiano, mossero i primi passi grazie a Renzo Arbore partecipando come ospiti fissi alla trasmissione televisiva Speciale per voi, l'avanguardia del talk show con artisti, cantanti e complessi dell'epoca, ai quali i giovani in studio rivolgevano domande: gli Alunni del Sole accompagnavano musicalmente gli ospiti. Inusuali le performance di Paolo Morelli all'organo Hammond o al piano suonando brani di rythm 'n' blues. Una partenza fulminante, col 45 giri L'aquilone. Il successo è bissato nel 1969 con Concerto, che conteneva già qualche spunto progressivo nell'accostamento dell'orchestra al complesso pop, in un accostamento ad "Epitaph" che aggiunge al capolavoro dei King Crimson la liricità tutta partenopea dell'impostazione vocale del leader, il cantautore e pianista Paolo Morelli.I primi singoli vengono incisi per la Parade fino a Fantasia, che nel 1970, anno della pubblicazione per la Liberty Records, partecipa alla rassegna Un disco per l'estate. L'anno successivo, la Liberty viene inglobata nella Produttori Associati, casa discografica di proprietà di Antonio Casetta distribuita dalla Dischi Ricordi. Il primo singolo, Ombre di luci, viene seguito lo stesso anno da Isa Isabella. Il coraggioso esordio su 33 giri è del 1972 con Dove era lei a quell'ora: sul lato A una suite a tema che narra la storia di un uomo accusato di omicidio che cavalca l'imperante moda progressive rock e sul lato B una raccolta di canzoni che non tradisce la vena cantautorale del complesso. Gli arrangiamenti coraggiosi, ai quali partecipa anche il pianista jazz Giorgio Gaslini, vengono però rifiutati dalla casa discografica, che costringe il gruppo a reincidere i brani con arrangiamenti più convenzionali. ...E mi manchi tanto è una raccolta di inediti e vecchi brani del repertorio che scala l'hit parade. Jenny e la bambola (1974) come anche il successivo Le maschere infuocate (1976) risultano due LP imprescindibili nel panorama della canzone melodica italiana, nei quali il gruppo raggiunge l'apice artistico. Il quinto album 'A canzuncella (1977), prodotto da Gian Piero Reverberi, riscuote molto successo tra il pubblico, così come il successivo Liù (1978), primo disco per la Ricordi, col quale la ditta Morelli & C. vince il Festivalbar. Dopo un paio di episodi discografici meno significativi, il gruppo, privo di contratto discografico, continua l'attività dal vivo, per poi ritornare in sala d'incisione sporadicamente a partire dagli anni '90. La formazione attuale comprende, oltre ai fratelli Morelli, Enrico Olivieri (proveniente dai Metamorfosi, tastiere), Ruggero Stefani (batteria), Gianfranco Coletta (chitarra) e Alessandro Saba (basso). TESTO: Jenny sembrava felice di correre lungo il mare, di andare tornare, giocare, di farsi perdonare, io le baciavo le ciglia che meraviglia, felici eravamo felici ma l'Estate finiva e dovevo lasciarla. Jenny era tanto sicura che noi ci saremmo trovati di nuovo, di certo anche lei non sapeva dove, però io l'ho creduta. Quante promesse scambiate, dimenticate, sincera, sembrava sincera e poi davvero era bella, per me la più bella. Jenny era la mente mia, era dentro le foglie, nel vento, dentro l'acqua, nel sale, sui monti e anch'io, io le dormivo dentro; quante foto con amore che mi avrà lasciato e quante le notti di mare che son stato con gli occhi alle stelle a pensarla. Ore di allegria e anche ore di malinconia - (non ci pensare. sei mia )- ma sapevo che finiva , poi le baciavo le labbra , dopo un po' le ciglia, felici eravamo felici ma l'Estate finiva e dovevo lasciarla.
13 سال پیش در تاریخ 1390/03/18 منتشر شده است.
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