DIFFERENZE tra SVEZZAMENTO TRADIZIONALE e AUTOSVEZZAMENTO - COME e QUANDO INIZIARE LO SVEZZAMENTO

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Il termine generico svezzamento sottintende il processo di graduale sostituzione dell’alimentazione composta esclusivamente da latte (allattamento) a quella con altri alimenti liquidi e solidi.  

Lo svezzamento non è sinonimo di “slattamento”, cioè non serve a togliere il vizio del latte materno o formulato, non ha come obiettivo quello di riempire il bambino con altri cibi per evitare una poppata.  
Lo svezzamento è il periodo in cui il latte (materno o formulato) viene affiancato ad altri alimenti.

Il termine più appropriato per definire questo periodo meraviglioso di apprendimento e crescita è alimentazione complementare.
Alimentazione complementare perché i cibi solidi, dai 6 mesi di vita circa in poi, andranno ad affiancarsi gradualmente al latte, che rimarrà l’alimento principale del neonato nonostante l’inizio dello svezzamento.

“Alimentazione complementare a richiesta” è il corretto sinonimo di autosvezzamento.

Nello svezzamento tradizionale è la madre (o chi si occupa del bambino) a proporre le classiche pappe, ad orari regolari seguendo uno schema predefinito e non personalizzato di introduzione dei vari alimenti. Il concetto chiave è che lo svezzamento tradizionale è guidato e gestito dall’adulto.

Approfondendo  le caratteristiche dello svezzamento tradizionale:
-lo svezzamento tradizionale viene iniziato a 6 mesi esatti, ma spesso anche molto prima (4-5 mesi)
-lo svezzamento tradizionale viene iniziato senza tenere conto dei tempi di maturazione corretti, della reale prontezza del bambino e della sua unicità;
- inoltre, sin dall’inizio dello svezzamento tradizionale si tende a sostituire interamente una poppata con un pasto completo (solitamente il pranzo), utilizzando tempistiche e modalità prestabilite.
Si cerca di svezzare subito il bambino, di eliminare il vizio del latte in breve tempo.
- nello svezzamento tradizionale si tendono ad utilizzare pappe (preparate in casa o con omogeneizzati/preparati per il baby food), spesso perché iniziando precocemente non si hanno alternative.
A 4 mesi il bambino non è in grado di gestire consistenze diverse.
- un altro elemento che caratterizza lo svezzamento classico sono i cosiddetti cronoinserimenti, ossia l’introduzione di un cibo per volta con tempi dettati da uno schemino prestampato.
Ad esempio il primo frutto dovrà essere la mela, dopo alcuni giorni potrà essere introdotta la pera, inizialmente il brodo deve contenere solo determinate verdure e le altre andranno inserite solo successivamente.
-Infine, lo svezzamento classico inizia con le pappe liquide, passa a quelle semiliquide, poi ai pezzetti piccoli, pezzi più grandi fino ad arrivare al cibo “normale”.

Passiamo ora all’autosvezzamento:

In questo caso il vero protagonista è il vostro bambino, sarà lui che vi guiderà nell’introduzione dei cibi.

L’autosvezzamento non prevede tabelle rigide e pappine, ma, presupponendo che i genitori abbiano un’alimentazione sana e che conoscano i tagli sicuri con cui proporre un piatto bilanciato al bambino, l’autosvezzamento suppone che il bambino mangi gli stessi cibi di mamma e papà.

Un’altra caratteristica differenziante dell’autosvezzamento consiste nel fatto che si comincia con piccoli assaggi effettuati durante i pasti della famiglia.

Il latte non viene sostituito di colpo con una pappa già pronta imboccando passivamente il bambino; al contrario, il latte viene affiancato da assaggi che diventeranno sempre più consistenti in base ai tempi del vostro bimbo.

Ti ricordi  il termine corretto per definire l’autosvezzamento? alimentazione complementare a richiesta; eccoci qui.

Il termine complementare indica che il bambino non sarà in grado di punto in bianco di sostituire un’intera poppata con il cibo solido; ma il cibo complementa il pasto che rimarrà principalmente latteo, soprattutto nelle prime settimane dopo l’inizio.

- Un’ulteriore caratteristica differenziante tra svezzamento classico e autosvezzamento consiste nel fatto che, avendo atteso i requisiti necessari prima di proporre i cibi normali al bambino, non bisogna ricorrere a cibi speciali, pappe o baby food.

Gli alimenti presenti in tavola possono essere proposti al bambino con le giuste consistenze, con i tagli sicuri o schiacciandoli con l’aiuto di una forchetta.  
Ovviamente questo presuppone che abbiate un’alimentazione sana ed equilibrata, adatta a tutta la famiglia (bambino compreso).

- un’altra caratteristica dell’autosvezzamento consiste nella gradualità di inserimento dei cibi solidi, da piccoli assaggi ad assaggi sempre più consistenti, che diventeranno gradualmente un pasto completo.

- Un’ultima fondamentale peculiarità dell’autosvezzamento consiste nel fatto che puoi iniziare a proporre i cibi solidi nel pasto/spuntino che desideri, non solamente a pranzo.
Il motivo è semplice.
2 سال پیش در تاریخ 1401/08/30 منتشر شده است.
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