Portus. Il porto dell'impero. Un sito unico per comprendere la potenza economica di Roma antica

ArchaeoReporter
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8.4 هزار بار بازدید - 2 سال پیش - Il luogo è eccezionale. Un'oasi
Il luogo è eccezionale. Un'oasi naturalistica con daini e aironi, alberi secolari e specchi d'acqua. Tra l'aeroporto internazionale di Fiumicino e le più trafficate strade di Roma, quella contemporanea. Ma questo sito archeologico era altrettanto trafficato, se non di più, anche durante i secoli dell'impero, all'apogeo della potenza romana. È il porto, o meglio il sistema dei porti, che servivano la capitale imperiale, a destra del Tevere. Se Ostia era il centro portuale amministrativo, le infrastrutture, infatti, erano rappresentate da Portus, ossia il porto di Claudio e poi quello gigantesco, lo specchio d'acqua esagonale, voluto dall'imperatore Traiano.
Il porto di Claudio fu voluto 42 d.C., per rimediare una volta per tutte  all’insabbiamento di Ostia, essenzialmente uno scalo fluviale che aveva servito Roma fin dagli inizi della sua espansione territoriale.
Un  bacino di 150 ettari, con due moli ricurvi, banchine,  pontili e magazzini.  Il  faro non poteva che essere "a misura della capitale", in grado di rivaleggiare con la meraviglia di Alessandria.

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Difficile da trovare, ma ne vale la pena. È in via Portuense 2360 (antistante il n. civico 2329), sotto il viadotto di via dell’Aeroporto di Fiumicino.
2 سال پیش در تاریخ 1401/01/14 منتشر شده است.
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