12 archetipi di Jung: n.7 il Distruttore.
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4 سال پیش
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Tra i 12 archetipi di
Tra i 12 archetipi di Jung, quello del Distruttore è uno dei più affascinanti. Rappresenta l'energia della morte e della rinascita. Incarna la forza della metamorfosi costante e del rinnovamento.
DISTRUGGERE PER RIFONDARE.
L’archetipo del Distruttore è collegato ai processi di trasformazione, di morte e rinascita.
Il Distruttore è sempre al centro di metamorfosi. Sui piani affettivi, psicologici, introspettivi, ma anche su quelli professionali e anche su quelli fisici.
Quest’archetipo viene mosso dal desiderio di NON ACCETTARE lo status quo.
Si prefigge di ribaltare, trasgredire le regole ordinarie. Sfida i sistemi costituiti, il buon senso comune, le regole convenzionali della società. Lui cerca la fine di un assetto e l’inizio di quello che lo dovrà sostituire.
E’ una figura che può ricordare un rivoluzionario come Che Guevara, ma tutto sommato anche Cristo è stato un distruttore , demolendo un mondo basato sugli dei e sul mero profitto personale e distruggendo il mercato nel tempio.
Anche un James Dean richiama questo archetipo, se vogliamo parlare di Cinema. Oppure un Bukowsky nella letteratura, che infrange le norme di forma e contenuti nella scrittura. Questa sua affermazione testimonia come Bukowsky sia stato in realtà un ribelle anche nel modo di esistere.
E’ ben questo che il mondo vuole: che un povero figlio di puttana, in trappola e infelice, abbia il suo lavoro da svolgere, ma io piuttosto mi trasferisco al dormitorio pubblico.”
(Charles Bukowski)
L’OMBRA DEL DISTRUTTORE.
Il lato in ombra di questo soggetto si rivela nel suo pensiero nero, pessimistico, nel suo essere sempre pronto a dire di no a ciò che esiste, per proporre un’alternativa.
La diplomazia, l’accettazione del pensiero prevalente non lo attirano per nulla.
Lui esiste nel mettere a soqquadro le situazioni e a volte finisce per minare anche le relazioni e gli equilibri positivi e validi. Ovviamente può creare caos e instabilità. E può limitare la serenità, o meglio, la tranquillità di chi gli vive affianco. Essere padre, Madre, fratello, Sorella, Partner di un Distruttore può essere una sfida impegnativa. E in alcuni casi può produrre stress e conflitto. Ma anche lavorare con chi appartiene a questa tipologia archetipale può rappresentare un fattore di tensione. Anche se, al contempo, può aprire all’innovazione e al cambiamento di qualcosa che ormai era desueto o inattuale.
LA FUNZIONE POSITIVA DEL DISTRUTTORE.
La sua energia scongela le altrui energie. E’ un iniziatore, colui che ha coraggio di abbattere i falsi miti, le false credenze.
La sua impazienza nei confronti del già costituito costringe l’ambiente intorno a lui a svegliarsi dal letargo.
Il distruttore muove, smuove, se stesso, gli altri, i sistemi, le credenze.
Il distruttore è un ribelle. E il ribelle ha una funzione necessaria. Tiene a bada l’automatismo, l’omologazione delle persone e dei pensieri.
Ribelle è colui che ha un profondo, nativo rapporto con la libertà, il che si esprime oggi nell’intenzione di contrapporsi all’automatismo.
(Ernst Jùnger)
Ovviamente tutto è in precario equilibrio, e anche il distruttore, o se si preferisce il ribelle , deve sempre monitorare la sua coscienza e non strafare, non diventare un impositore. Questo per evitare di dare atto alla seguente affermazione:
Il ribelle di oggi è il tiranno di domani.
(Will Durant)
LA CHIAMATA DEL DISTRUTTORE.
Se ti senti attratto da questo archetipo probabilmente la tua chiamata è una chiamata non convenzionale, oppure innovativa.
Oppure nel tuo Destino c’è la necessità di contrastare qualcosa di rigido, solito, cristallizzato.
Devi per l’appunto distruggere qualcosa per ricostruirlo.
Oppure devi rivoluzionare un campo, un tipo di lavoro, un modo di fare una determinata cosa.
Di sicuro potresti avere difficoltà nel ricoprire ruoli finalizzati al rispetto dell’ordine, delle regole e dello status quo.
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4 سال پیش
در تاریخ 1399/11/05 منتشر شده
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