Dito a scatto, cos'è e come si cura

Il dito a scatto, tra tutte le patologie muscolo-scheletriche, riveste un ruolo importante perché va a colpire una struttura anatomica importante per la sopravvivenza, la mano, nello specifico le dita.

Questa patologia viene detta "tenosinovite stenosante" ed è un processo infiammatorio a carico delle pulegge e dei tendini della mano in particolare i flessori delle dita. Quando insorge l'infiammazione alla puleggia il tendine avrà difficoltà a scorrervi all'interno. Risultando compresso, il tendine tenderà a bloccarsi causando dolore e difficoltà nei movimenti.
Nei casi più avanzati è visibile un nodulo sul palmo della mano ed è possibile che il dolore sia presente sia durante i movimenti che  riposo.

Non si conoscono ancora le cause di questa patologia ma esistono dei fattori di rischio:
- microtraumi;
- lavori ripetitivi;
- diabete;
- artrite reumatoide;
- gotta.

Gli approcci alla patologia del dito a scatto sono chirurgico e conservativo con la fisioterapia, che risulta quello più indicato nella maggior parte dei casi. La fisioterapia ha come obiettivo la riduzione del dolore e dell'ispessimento della puleggia, il recupero della mobilità; il piano terapeutico è diviso in tre fasi, utilizzando mezzi fisici ad alta tecnologia, terapia manuale ed esercizio terapeutico.
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