Di bellezza, grande e ovunque. Conversazione con il regista Paolo Sorrentino

Taormina International Book Festival
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4.6 هزار بار بازدید - 2 ماه پیش - Dal 2001, L’uomo in più
Dal 2001, L’uomo in più del nostro cinema, Paolo Sorrentino, ha fatto professione di fede in sé stesso, in direzione garbata e contraria rispetto al cinemino de ‘noantri, in ossequio a una volontà di potenza stilistica, e in presenza di un asseverato miracolo: dell’osceno talvolta e della scena sempre, dell’amore e le sue conseguenze, della bellezza grande e ovunque. Internazionale per dipartita – dal Neorealismo – presa, magniloquente per identità manifesta, luogotenente per immagini e suoni, in poco più di vent’anni Sorrentino s’è preso il nostro cinema, un Oscar (*La grande bellezza*, 2014) e licenza di stupirsi: la forma a corroborare la sostanza, la bravura e giammai l’abilità, il ferirsi a morte, e il rinascere per altre sinestesie. Con l’ultimo *Parthenope*, canto di sirena e invero figura d’Odisseo, parimenti autodeterminazione femminile e determinazione autoriale, ritrova Napoli e un’autobiografia, più che immaginaria, immaginata, specchiando sé stesso e gli spettatori nella comune appartenenza d’homo videns: “Antropologia è vedere”. crea un titolo per questo incontro.

Interviene **Paolo Sorrentino**, regista e sceneggiatore, premio Oscar con il film La grande bellezza. Nel 2022 con il film È stata la mano di Dio candidato al Premjio Oscar come miglior film straniero, vincitore del Leone d'Argento Gran Premio della Giuria e del Premio Marcello Mastroianni alla 78ª edizione della Mostra del cinema di Venezia.

In dialogo con *Federico Pontiggia**, *Il Fatto Quotidiano.
2 ماه پیش در تاریخ 1403/04/02 منتشر شده است.
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